Boccabadati (Gazzuoli), Virginia

Cantante, soprano

qualifica
Cantante, soprano
data di nascita e morte
Modena, 29 aprile 1828 - Torino, 12 ottobre 1850
Boccabadati, Virginiazoom
Boccabadati, Virginia

Biografia

Discendente per parte di madre da una famiglia di cantanti eccellenti, passa alla storia con il nome d'arte di Virginia Boccabadati, dal cognome della madre Luigia, famosa cantante e insegnante di canto modenese. Da piccola studia e fa apprendistato con la madre, esordendo brillantemente a Palermo nel 1847 come protagonista della Linda di Chamounix di Donizetti. Si sposa giovanissima con il conte Carignani e insieme al marito partecipa nel 1848 alle cinque giornate di Milano.
Gli avvenimenti politici  la tengono lontana dalle scene per quasi tre anni, fino al 1850, quando torna a cantare al Teatro della Pergola di Firenze, ne I masnadieri di Verdi. Riporta grandi successi, specie nella Traviata, nel Rigoletto, nella Linda, nella Maria di Rohan, nelle opere del Bellini. Dopo un incidente che le provoca l'indebolimento della  voce, intensifica l'attività di insegnante e, dopo la morte del marito, accetta il posto di maestra di canto offertole da Carlo Pedrotti presso il Liceo Musicale di Pesaro. Qui pubblica l'opera: Osservazioni pratiche per lo studio del canto (Pesaro 1893). 

 


Dopo che un incidente provocò l'indebolimento della sua voce, intensificò l'attività di insegnante e, dopo la morte del marito, accettò il posto di maestra di canto offertole da Carlo Pedrotti presso il Liceo Musicale di Pesaro. Qui, nel 1893, pubblicò, presso la locale tipografia Federici, le sue Osservazioni pratiche per lo studio del canto, "semplice, ma prezioso opuscoletto, in cui si trova qualche ricordo del metodo di canto materno e dei rapporti d'amicizia di Donizetti con la sua famiglia". Tra le sue allieve si contano Celestina Boninsegna e Maria Farneti, soprano mascagnano molto noto agli inizi del XX secolo.[1]

In tarda età si ritirò nel Regio convitto delle vedove e nubili di civile condizione di Torino, dove morì quasi centenaria.[5].
Note

sitografia

Enciclopedia Italiana