Introduzione alla mostra

Negli ultimi mesi sono stati compiuti dei lavori di restauro e adeguamento sull’edificio del Liceo Respighi nel Piazzale Genova (ex Casa del Balilla) costruito nel 1932-1933 su progetto dell’architetto romano Luigi Moretti seguendo le tendenze razionaliste dell’epoca. Contemporaneamente studenti e insegnanti del Liceo si sono profusi, in collaborazione con altre istituzioni e associazioni, in una serie di iniziative per approfondire l’opera di Moretti e il contesto storico-culturale in cui operò.

Se la finalità generale è quella di ricostruire, attorno alla figura di Moretti e al suo lascito piacentino, un quadro a più tasselli del periodo l’Archivio di Stato di Piacenza ha voluto analizzare la situazione di Piacenza negli anni Trenta sotto l’aspetto urbanistico e architettonico. Naturalmente non si ha la pretesa di aver esaurito l’argomento, sono stati tralasciati interventi significativi e sono stati selezionati alcuni fra quelli maggiormente aderenti al progetto portato avanti dal Liceo e supportato con un finanziamento dell’Unione Europea per la tutela  del patrimonio artistico. Abbiamo cercato di avvalerci, sia per le descrizioni testuali sia per le immagini, di spunti e di documenti a disposizione dell’Archivio di Stato, in particolare provenienti dall’archivio storico del Comune di Piacenza che l’istituto custodisce. In qualche caso ci si è rivolti ad altre fonti, digitali o a stampa, prima fra tutte il volume di Lorenzo Spagnoli uscito nel 2015 che proprio all’archivio comunale in maggioranza attinge.

Per divulgare i contenuti della ricerca e renderli facilmente fruibili è stato realizzato questo sito Web utilizzando il software open source CMS MOVIO, un kit per la creazione di mostre virtuali on-line messo a disposizione gratuitamente dal MiBAC. Esso permette la gestione di testo, immagini e multimedia ma non consente la modifica dei fogli di stile e questo ci ha obbligati ad adattare i contenuti a questa tipologia di struttura.

I temi presenti nel sito sono esplorabili attraverso tre diverse modalità: a) dalla pagina principale (Home) con l’ausilio di cartoline (box); b) dal menù laterale a cascata; c) attraverso un percorso virtuale a partire da una Carta planimetrica della città di Piacenza della metà degli anni ’30 del secolo scorso accessibile dal menù laterale. Per facilitare la lettura contestuale è stata anche creata la rassegna Piacenza giorno per giorno, una sorta di linea del tempo contrassegnata da alcune vicende topiche, non per forza le maggiori, del decennio 1930-1939.

La mostra si articola in tre macro-sezioni: a) Sviluppo urbano; b) Protagonisti; c) Bibliografia per le fonti bibliografiche e archivistiche. Per quanto riguarda lo Sviluppo urbano molto spazio si è dato al Piano regolatore la cui discussione iniziò nel 1932, che fu approvato nel 1935 e definitivamente adottato nel 1939 per la sola parte intramuraria della città. Una pagina è dedicata alla storica Piazza de’ Cavalli, una delle quattro in cui si articola il centro storico. Piacenza fu trasformata a seguito dei lavori del Primo e Secondo Lotto che si affacciano sulla piazza stessa e di quelli in prossimità delle vecchie Barriere daziarie, i veri e propri accessi alla città. I monumenti più significativi del periodo a cui si è voluto dare risalto sono la Lupa Capitolina, la Casa del Mutilato, il Famedio nel cimitero monumentale. Passando ai Protagonisti per ovvi motivi, trattando soprattutto del parziale ridisegno della città, ci si è concentrati principalmente sugli architetti che hanno contribuito a cambiarne la fisionomia. Unica eccezione è la breve scheda dedicata al podestà Aurelio De Francesco. Per Luigi Moretti e Mario Bacciocchi si è preferito rimandare alle schede (quella di Bacciocchi è stata realizzata proprio dall’Archivio di Stato di Piacenza) già pubblicate sul portale ministeriale SAN – Archivi degli architetti. Nella pagina della mostra dedicata all’architetto piacentino si dà notizia dei nuovi disegni acquistati dal MiBAC e ora disponibili in Archivio di Stato.