Leonardo da Vinci fu il primo ancora, che giovanetto,
che discorresse sopra il fiume d'Arno per metterlo in canale da Pisa a Fiorenza...
(cfr. n. I.1.1.)
I.1.1.
Acque parte antica, b. 33
[1737 – 1759]
Trascrizione di un passo della Vita di Leonardo da Vinci di Giorgio Vasari fatta dall’ingegnere camerale Bernardo Maria Robecco, che fa riferimento al periodo in cui Leonardo ancora dipingeva presso la bottega del Verrocchio e menziona il suo ingresso nella cerchia di Ludovico il Moro nel 1494.
Bernardo Maria Robecco, ingegnere camerale:
cfr. https://dizionarioarchitettimilano.it/nomine.
Bifoglio cartaceo n.n.
La carta si trova all’interno del fascicolo settecentesco denominato «Disertazione antico-cronologica sulla navigazione nello Stato di Milano sopra li Navigli, ed in particolare sul fiume Adda, scritta dall’ingegnere Bernardo Robecco colla descrizione d’infinite vicende, molteplici progetti, occorrenze e pareri stati rappresentati da delegati e periti d’ufficio per ordine de’ rispettivi Governi, ed ancora relativamente alla riedificazione di Milano avvenuta nel 1167».
Trascrizione (PDF, 83 KB)
I.1.2.
Autografi, b. 102, fasc. 34
[1767]
Trascrizione settecentesca del codice C di Leonardo sulla luce e l’ombra.
Nell’ambito della trattazione sono presenti diverse annotazioni relative alle vicende personali di Leonardo, tra cui questa che elenca le sottrazioni e i furti operati da Gian Giacomo Caprotti, detto il Salaì, nel periodo in cui entrò a far parte della bottega di Leonardo. L’annotazione iniziale è riferibile al monumento equestre.
Quindici bifogli cartacei di grande formato, cuciti 6 + 3 + 6; numerazione coeva apposta sul margine superiore destro di ciascuna carta. Camicia del XIX sec. recante la descrizione: «Studi. Componimenti. Vinci. Trattato sul lume e sull’ombra. Copia di manoscritto di Leonardo da Vinci».
Bibl.: Marinoni 1956, pp. 241, 265; Mara 2017, p. 400.
Trascrizione (PDF, 107 KB)