Fabriano - Merci

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Il prodotto che rende nota Fabriano nel mondo è senz’altro la carta, la cui produzione è pratica storica nei laboratori ed officine fabrianesi già a partire dal XIV sec.: infatti le prime attestazioni sulla produzione della carta bambagina in città possono datarsi intorno a questi secoli in quanto maestri cartai fabrianesi sono conosciuti nei banchi internazionali del commercio tramite mercanti (tra i quali Paoluccio di Paolo) per la specializzazione del prodotto [1] (non solo carta prodotta da stracci e/o panni lana ma anche carta filigrana), per il formato e la qualità. Il prodotto cartario  sarà enormente apprezzato in tutta Europa.

Pur non comparendo una corporazione dei cartai non figura tra le dodici arti che governano il Comune nel XIII sec., si presume che a dare avvio a quella che sarà la più fiorente attività manifatturiera per la città sia stata l’arte della lana, potente corporazione cittadina composta da artigiani che reperiscono, cardano, tessono e tingono panni lana e che dispongono di sede propria i lanaioli possiedono locali attrezzati per la lavorazione detti "gualcherie" collocate presso il fiume Giano (fiume Castellano): la corporazione dei cartai si costituisce ufficialmente 1326 partendo da un substrato di conoscenze e tecniche che sono quelle collegate al mondo della tessitura e della lana, e che sfruttando la forza della natura (il fiume Giano) costituiscono un arte che si è evoluta sempre più finimente nei secoli passando dalla manifattura all’industria.



  • carta di fabriano, pierre mortier