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«è ormai lontano — nel senso cronologico, dico, non nel senso interiore — l'anno (quel 1933), in cui Sereni capitò tra noi sotto i calmi loggiati, e nelle docili e chiare luci lombarde tra i vetri colorati delle biblioteche. Aveva un'aria gentile, e un poco lunare... Nel nostro gruppo egli portò una sua ilare malinconia e un'aria di discrezione assorta...»
(Luciano Anceschi, in Linea lombarda: sei poeti, Varese, Magenta, 1952, p. 12-13)
Gianfranca Lavezzi, Sereni, Vittorio, in: Dizionario biografico degli italiani, vol. 92, 2018.