- Nome
- Theodor Mommsen
- Data di nascita
- 30/11/1817
- Data di morte
- 01/11/1903
Nato a Garding, nello Schleswig-Holstein, studiò a Oldesloe, ad Altona e all’università di Kiel, dove compì i suoi studi di giurisprudenza. Ottenuto un Reisestipendium per svolgere una ricerca sulle fonti giuridiche romane, giunse in Italia nel 1844 e vi soggiornò fino al 1847. Fino a quel momento gli interessi di Mommsen si erano orientati per lo più allo studio delle istituzioni romane e avevano portato alla pubblicazione di due opere, il De collegiis et sodaliciis Romanorum e il Die romischen Tribus in administrativer Beziehung, che lo avevano fatto conoscere presso gli specialisti italiani.
Durante il viaggio in Italia ricevette la proposta di divenire coordinatore della grande raccolta di epigrafi latine del Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL) dal filologo danese Olaus Christian Kellermann, ma rimasta allo stadio iniziale dopo la sua morte avvenuta nel 1837. Allo stesso tempo gli venne offerta la cattedra di materie giuridiche a Lipsia. La carriera universitaria a Lipsia subì una battuta d’arresto nel 1851, anno in cui fu costretto a dimettersi per essersi compromesso con la partecipazione ai moti del 1848. Tra il 1854 e il 1856 portò a termine la Römische Geschichte mentre l’impegno per il CIL aveva assunto una crescente e assoluta preminenza nell’ambito delle sue attività di studio.
Nel 1852 ottenne una cattedra in Diritto romano all'Università di Zurigo e poi, nel 1854, all'Università di Breslavia. Nel 1858 fu chiamato all'Accademia delle scienze di Berlino e nel 1861 divenne professore di storia romana all'Università di Berlino, dove tenne lezioni fino al 1887. Compì numerosi e lunghi soggiorni di studio in Italia, ricevette importanti riconoscimenti per i suoi meriti scientifici e nel 1902 il premio Nobel per la letteratura per la sua opera prima, la Römische Geschichte.
Durante le visite in Italia la sua attività scientifica poté godere non solo degli stretti legami con i maggiori personaggi intellettuali e politici italiani, ma soprattutto dell’assidua frequentazione delle principali biblioteche italiane, tra le quali la Biblioteca Durazzo a Genova, il Gabinetto Vieusseux e le biblioteche Riccardiana e Medicea Laurenziana a Firenze; a Roma la Biblioteca Vaticana e la Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II, a Napoli la Biblioteca Nazionale, a Venezia la Biblioteca Marciana.
Morì a Berlino, nella sua casa a Charlottenburg il 1º novembre 1903.
Eleonora De Longis
Marco Buonocore, Theodor Mommsen in Italia tra codici e biblioteche, «Accademie & biblioteche d’Italia», n. s., 12 (2017), n. 1/4, p. 7-13.