È a partire dal 1723, con Vittorio Amedeo II (1666-1732), che ha origine la Biblioteca nazionale universitaria di Torino. Fu infatti per volere del duca che l'allora Biblioteca civica e la Reale vennero accorpate, all'interno di una nuova sede in via Po, alla biblioteca dell'Università. Durante l'occupazione francese, quando la biblioteca incamerò le collezioni provenienti dalle soppressioni degli enti ecclesiastici, fu dichiarata prima Nazionale e poi Imperiale. Soltanto nel 1876 fu denominata Nazionale universitaria. Le preziose raccolte subirono ingenti danni sia in occasione di un incendio divampato tra la notte del 25 e il 26 gennaio del 1904, sia nel 1942 a causa di un bombardamento aereo. Nel 1973 la sede della biblioteca venne trasferita da via Po all'attuale palazzo di piazza Carlo Alberto.
L'archivio storico della biblioteca, che per gli anni 1859-1874 è in parte conservato presso l'archivio storico dell'Università di Torino, ha subito gravi perdite in occasione dell'incendio del 1904. Comprende, per quanto riguarda la documentazione relativa al servizio al pubblico, i registri del prestito locale (1939-1975), interbibliotecario (1940-1975) e di manoscritti e rari (1897-1976).
Tra gli studiosi che l'hanno frequentata possiamo ricordare Benedetto Croce, Antonio Gramsci, Leone Ginzburg, Franco Antonicelli e Lalla Romano. Vi lavorò come bibliotecario, nel 1910-1911, Adriano Tilgher, di prima nomina.
Enrico Pio Ardolino
Sito della Biblioteca: <http://www.bnto.librari.beniculturali.it/index.php?it/1/home>
Anagrafe biblioteche italiane: <http://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-TO0265>
Archivi di biblioteche: per la storia delle biblioteche pubbliche statali, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2002, p. 257-280.