- Fonte:
- Le onoranze a Pasquale Villari, «Nuova antologia di lettere, scienze ed arti», fasc. 862 (16 nov. 1907), p. 322-324: 322.
«A Firenze, nella Biblioteca Laurenziana e all'Istituto di Studi Superiori, Pasquale Villari ha ricevuto solenni e affettuose dimostrazioni da autorità, da colleghi e da antichi allievi, mentre s'inaugurava la mostra pei codici ashburnamiani da lui assicurati all'Italia e si scopriva una lapide a ricordare il fatto.
Parlò primo Guido Biagi e ci duole non poter riportare tutto l'elevato discorso. Ne riferiamo l'esordio:
«Cinquantasette anni fa, il 14 febbraio 1850, nell'Albo dei visitatori che ci ha conservato le firme di Vittorio Alfieri, di Volfango Goethe, di Alessandro Volta, di Alessandro Manzoni e di quanti altri illustri dalla metà del settecento ad oggi son venuti a studiare o ad ammirare i tesori laurenziani, un giovane ventitreenne scriveva con mano ferma e sicura.
Pasquale Villari, venni a studiare sul Savonarola.
Quella stessa mano con immutato carattere segnerà oggi nei fasti della Biblioteca un'altra data: questa della celebrazione dell'ottantesimo anniversario d'una vita tutta volta agli studi e al risorgimento morale della patria.»
(Le onoranze a Pasquale Villari, «Nuova antologia di lettere, scienze ed arti», fasc. 862 (16 nov. 1907), p. 322-324: 322).