- Fonte:
- Angelo Barile, La vigilia genovese di Montale, «Letteratura», n. 79/81 (gen-.giu. 1966), p. 257-259.
«vorrei scavalcando i decenni ritrovare nella memoria il Montale ancora ignoto della vigilia che conobbi a Genova verso il 1920. [...]
Ci si vedeva ogni tanto, la sera, al caffé Diana in galleria Mazzini [...].
Si parlava di poesia, si commentavano fatti e figure della vita letteraria, ci s'informava delle nostre letture. Molte, e sagaci, quelle di Montale, che passava lunghe ore delle sue giornate alla Berlo o alle Letture Scientifiche. Nel 1920, dopo la «Teoria dello Spirito come atto puro» del Gentile e i «Cento anni» del Rovani si proponeva di riprendere in mano il «Don Chischiotte» e «I promessi sposi», mentre seguiva attento le riviste, particolarmente «La Ronda », e me ne segnalava i nomi e gli scritti a parer suo più notevoli».
(Angelo Barile, La vigilia genovese di Montale, p. 257).