- Fonte:
- Giaime Pintor, Doppio diario, 1936-1943, a cura di Mirella Serri, con una presentazione di Luigi Pintor, Torino, Einaudi, 1978.
«23 settembre, Torino [1941]
Stamani sono stato in biblioteca e ho fatto qualche commissione.»
(Giaime Pintor, diario, in Doppio diario, p. 147).
«6 ottobre. Torino [1941]
La mattina in ufficio. Scritto lettere e un articolo su Tecchi. Dopo pranzo sono andato a leggere Grillparzer in biblioteca e poi in albergo.»
(Giaime Pintor, diario, in Doppio diario, p. 151. Quest'annotazione e la precedente si riferiscono probabilmente alla Biblioteca nazionale).
«17 novembre [1941], Torino
[...]
Nelle prime ore del pomeriggio lavorato all'istituto giuridico, poi visto [Aldo] Bertini che è tornato da Modena.
Chiuso il pomeriggio da Einaudi sfogliando riviste e chiaccherando piacevolmente.»
(Giaime Pintor, diario, in Doppio diario, p. 159).
«19 novembre, Torino [1941]
[...]
Stamani sono tornato per poco tempo all'istituto giuridico. Tutto il pomeriggio in ufficio dove ho scritto molte lettere e ho visto i soliti amici.»
(Giaime Pintor, diario, in Doppio diario, p. 160).
«22 novembre, Torino [1941]
All'istituto lavorato parecchio su Kelsen. Dopo pranzo sono andato a Venaria a trovare Gabriele Baldini, sergente.»
(Giaime Pintor, diario, in Doppio diario, p. 160).
«Del resto io dedico molto tempo alla mia attività di studio. Ho ripreso il lavoro giuridico e contro ogni vostra previsione, mi occupo in questo momento del problema della sovranità.»
(Giaime Pintor, lettera alla famiglia, Torino 22 novembre 1941, in Doppio diario, p. 161).
«I dicembre, Torino [1941]
La mattina lavorato all'Istituto, poi visto [Leone] Ginzburg che mi vuole convincere a non pubblicare Rilke.»
(Giaime Pintor, diario, in Doppio diario, p. 164).