Il Vocabolario degli Accademici della Crusca è stato il primo vocabolario della lingua italiana. Realizzato e pubblicato dall'Accademia della Crusca, ebbe cinque edizioni. La prima fu stampata a Venezia nel 1612, in un unico volume, suscitando grande interesse e fungendo da modello per le altre accademie europee nella redazione dei vocabolari nazionali. La seconda edizione apparve nel 1623 ancora a Venezia e a cura di Bastiano de’ Rossi, ma rispetto alla precedente non vi furono rilevanti modifiche o aggiunte. La terza edizione fu pubblicata nel 1691 e per la prima volta a Firenze, accresciuta attraverso l'aggiunta di un centinaio di autori antichi e moderni, e compresa stavolta in tre volumi. Ancora a Firenze apparve la quarta edizione, stampata da Domenico Maria Manni in sei volumi, dal 1729 al 1738, con nuovi criteri e norme più rigorose per gli spogli. L'ultima edizione ebbe inizio nel 1863, con la pubblicazione del primo volume, e i successivi apparvero con cadenza irregolare fino al 1923, anno in cui l’opera si interruppe alla lettera O (l’ultima voce registrata è ozono, ma le schede preparatorie delle parole dalla lettera P alla Z, sono conservate nell’Archivio storico dell’Accademia).
Sulla prima edizione del Vocabolario si veda: Il Vocabolario degli accademici della Crusca (1612) e la storia della lessicografia italiana: atti del X Convegno ASLI, Associazione per la storia della lingua italiana (Padova, 29-30 novembre 2012 - Venezia, 1 dicembre 2012), a cura di Lorenzo Tomasin, Firenze, Cesati, 2013.