Citati (2004)

Fonte:
Pietro Citati, Scuola, storia di un disastro annunciato, «La repubblica», 29, n. 249 (20 ottobre 2004), p. 1, 50-51.

«Anch'io sono stato normalista, dai diciassette ai ventun anni: 1947-1951. Dal 1949 al 1951, ho abitato in una camera bellissima nel palazzo del Vasari, che dà su piazza dei Cavalieri: camera alta sei metri, vasta almeno cinquanta metri quadrati, con austeri mobili moderni e un letto francescano in un angolo. [...]
Della Normale, ho anche buonissimi ricordi. Alle otto di mattina scendevo quasi nudo, in pigiama e vecchie pantofole, in Biblioteca (eccellente, ma molto meno ricca di quella di oggi): firmavo frettolosamente diciotto o venti schede (ora tutto sarà molto più regolare) e tornavo carico di libri nella mia camera vasariana, grondante di ricordi dei Cavalieri cinquecenteschi. Avevo il sogno infantile della scienza pura: la ricerca appassionata, acuminata, spassionata della verità, quale essa sia, con tutta la bibliografia necessaria.»

(Pietro Citati, Scuola, storia di un disastro annunciato, p. 50-51).

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