- Fonte:
- Angelo Nessi, Il centenario della Teppa, «Il mondo», 6, n. 3 (18 gen. 1920), p. 6-7.
«Se entrate nella R. Biblioteca di Brera – pigliando una scheda, un libro e un raffreddore (per il latitante riscaldamento provveduto dallo Stato) – e scartabellate, ad esempio, la pomposa storia di Francesco Cusani, troverete a carte 126 – o giù di lì – quale sia veramente l'etimologia del nome teppisti. Ecco: «dal luogo di uno dei loro notturni convegni nello spalto al lato sinistro del Castello coperto da una specie di erba crittogama muscosa chiamata in dialetto milanese «teppa»; questa è la spiegazione più plausibile dello strano nome. [...]
[...] Se voi aveste preso una scheda, un libro e un raffreddore alla R. Biblioteca di Brera, avreste – non dopo molte carte – letto eziandio (sempre nel Cusani) che la Teppa non era se non «lo sfogo di agitazione di infime classi dopo i grandi rivolgimenti sociali». Capite? un movimento politico [...]».
(Angelo Nessi, Il centenario della Teppa, «Il mondo: rivista settimanale illustrata per tutti», 6, n. 3 (18 gen. 1920), p. 6-7: 6. L'articolo deve riferirsi a uno dei volumi della Storia di Milano dall'origine ai nostri giorni e cenni storico-statistici sulle città e province lombarde di Francesco Cusani (1802-1879), pubblicata in 8 volumi a Milano dal 1861 al 1884).