Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste

già Biblioteca del popolo di Trieste

Biblioteca statale Stelio Crise
Biblioteca statale Stelio Crise

Nel panorama delle biblioteche pubbliche statali, quella di Trieste si presenta del tutto atipica sia nell’origine che nelle finalità. Venne infatti istituita nel novembre 1956, con il nome di Biblioteca del popolo, poco dopo il definitivo ritorno di Trieste all’Italia, e ottenne un grandissimo consenso di pubblico. L’iniziativa si concretizzò grazie alla volontà del Commissariato del governo - Direzione della pubblica istruzione e della Soprintendenza bibliografica per il Veneto orientale e la Venezia Giulia. La biblioteca venne organizzata secondo il modello delle public libraries, e si articolò in una sede centrale, destinata alla gestione tecnica e amministrativa, e in più succursali per il prestito e la consultazione. Nei primi due anni di vita la biblioteca registrò 67.742 presenze e 69.007 volumi prestati in soli 451 giorni di apertura. In questa prima fase di vita della biblioteca le statistiche ci aiutano a capire quali fossero le categorie dei frequentatori più assidui e le loro preferenze di lettura: erano in gran parte casalinghe, studenti e operai che prediligevano la letteratura contemporanea, soprattutto quella straniera. L’attività venne inizialmente coordinata dalla Soprintendenza, alla quale, nel 1962, successe il Commissariato generale per il territorio di Trieste.
La biblioteca fin dalla sua fondazione ebbe un larghissimo seguito, giungendo in breve a registrare oltre centomila prestiti all’anno. Tra 1963 e 1967 furono aperti 20 punti di prestito nei comuni minori della provincia. Nel 1978 l’istituto entrò a far parte delle biblioteche statali del Ministero per i beni culturali e ambientali con il nome di Biblioteca statale del popolo. Questo cambiamento mutò le finalità dell’istituto, concentrandosi sulla conservazione della produzione editoriale relativa al territorio triestino. Nel 1998 venne trasferita nell’attuale sede di palazzo Brambilla-Morpurgo. Il 19 aprile 2012, con decreto ministeriale, è stata intitolata a Stelio Crise, protagonista della sua fondazione e direttore dal 1963 al 1974.

Le vicende istituzionali hanno impedito il formarsi di un archivio organico e completo, come dimostra la scarsa documentazione fino al 1975. I documenti che si conservano risalgono comunque al 1955 e dal 1963 il materiale comincia a delinearsi seguendo un titolario tra le cui sezioni troviamo informazioni relative al personale della biblioteca, alle statistiche mensili (in particolare numero di lettori e prestiti) e ai dati di funzionamento inviati all’allora Direzione pubblica istruzione.

Letizia Vagli 

Sito della Biblioteca: <http://www.bsts.librari.beniculturali.it/index.asp>

Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-TS0027>

 

Archivi di biblioteche: per la storia delle biblioteche pubbliche statali, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2002, p. 295-300.

Biblioteca del popolo di Trieste - sede di via Polonio
Biblioteca del popolo di Trieste - Sezione di via Frausin

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