- Nome
- Francesco Scotti
- Data di nascita
- 25/07/1910
- Data di morte
- 24/01/1973
Nato a Casalpusterlengo (ora in provincia di Lodi) il 25 luglio 1910, antifascista fin da quando era studente ginnasiale, nel 1928 si iscrisse alla Facoltà di medicina dell'Università di Milano e aderì al Partito comunista italiano, dedicandosi alle attività clandestine con gruppi operai dell'area lombarda. Arrestato nell'ottobre 1931 e deferito al Tribunale speciale, fu condannato a 7 anni di reclusione, ma uscì dal carcere nel novembre 1934 per l'amnistia e riprese gli studi e l'attività politica clandestina con gli operai delle fabbriche milanesi.
Nel marzo 1936 sfuggì a un altro arresto, espatriò clandestinamente in Francia e quindi accorse in Spagna, diventando commissario politico di divisione dell'Esercito repubblicano. Combatté su vari fronti della guerra di Spagna e quindi, rientrato in Francia, tra il 1939 e il 1943 fu tra i dirigenti dell'emigrazione politica italiana e poi della Resistenza nel sud del paese.
Tornato clandestinamente a Milano dopo l'8 settembre 1943, collaborò con Luigi Longo nel Comando generale delle Brigate Garibaldi, organizzò fino al giugno del 1944 le forze partigiane in Lombardia, Piemonte e Liguria e poi divenne vicecomandante del Comando militare regionale piemontese e membro del triumvirato che nel 1945 diresse l'insurrezione di Torino. Gli furono conferite due medaglie d'argento al valor militare.
Nel dopoguerra ricoprì varie cariche nel Partito comunista italiano (segretario della Federazione milanese sino al 1946 e membro del Comitato centrale) e nell'ANPI, di cui fu vicepresidente nazionale dal 1969.
Fu eletto all'Assemblea Costituente (1946-1948) e poi deputato alla Camera nelle prime due legislature (1948-1953 e 1953-1958) e senatore nella terza e nella quarta (1958-1963 e 1963-1968).
Morì a Milano il 24 gennaio 1973.
Alberto Petrucciani
Francesco Scotti, in Associazione nazionale partigiani d'Italia, <https://www.anpi.it/biografia/francesco-scotti>.