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Fu inaugurata il 26 febbraio 1925 da Vittorio Ascoli, primario degli Ospedali di Roma, e collocata nei locali della Regia accademia medica, come strumento indispensabile alle finalità di ricerca del Policlinico Umberto I. Il patrimonio bibliografico iniziale era costituito da fondi provenienti dalla Biblioteca Lancisiana, dall’Accademia medica e dalla Biblioteca Alessandrina. Nel 1975, con l’istituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, è stata riconosciuta tra le 46 istituzioni pubbliche di appartenenza statale, divenendo a livello nazionale punto di riferimento in materia di scienze mediche, infermieristiche, farmaceutiche e veterinarie.
Dal settembre 1994 all’ottobre 1999 gli spazi della biblioteca, nella sede di viale del Policlinico, furono ristrutturati per migliorarne la qualità e la fruibilità grazie ad arredi più moderni e funzionali. Dal 1° marzo 2016 la biblioteca si è trasferita dalla storica sede al primo piano del Policlinico Umberto I al complesso di Viale Castro Pretorio 105, sede della Biblioteca nazionale romana. Nella nuova sede, inaugurata il 21 giugno 2016, le raccolte sono state disposte a scaffale aperto e collocate in ordine classificato in modo da agevolarne la fruizione. Attualmente la biblioteca osserva il seguente orario: lunedì, martedì e giovedì rimane aperta dalle 8.30 alle 17.30, mentre il mercoledì e il venerdì dalle 8.30 alle 14.00.
L’archivio della Biblioteca conserva documentazione a partire dal 1924 ed era organizzato secondo un titolario adottato già nel 1925, che con alcune variazioni è rimasto in uso fino al 1995. Sono disponibili i registri delle malleverie (1960-1994), i registri cronologici dei libri dati in prestito locale (1930-) ed esterno (1970-), ed anche il registro cronologico dei libri ricevuti in prestito esterno (1970).
Letizia Vagli
Sito della Biblioteca: <http://www.bibliotecamedicastatale.beniculturali.it/>
Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-RM0263>
Archivi di biblioteche: per la storia delle biblioteche pubbliche statali, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2002, p. 211-213.
