- Fonte:
- Carlo Emilio Gadda, Le novissime armi, in Accoppiamenti giudiziosi, Milano, Garzanti, 1983, p. 55-60.
«A fine giugno (1914) un altro avvenimento quasi marinaresco anche quello suscitò in Luigi delle preoccupazioni umanitarie [...] e nella stampa italiana tutto un fermento di congetture scientifiche e di speranze radioelettriche [...].
Predisposta a Firenze tutta una cerimonia radioelettrica ed infrarossa, seminarono non so che campo o che ansia del fiume d'una cinquantina di torpedini, rigonfie de' più malvagi esplosivi.
Un sole splendido, una mattinata indimenticabile di prima estate, con sogno di trasvolanti nuvole nel cielo più azzurro d'Italia, con dei tenenti di vascello, delle ragazze stupende, delle signore inglesi, bruttissime, ma regolarmente abbonate al Vieusseux; con dei commendatori, dei funzionari postali per il controllo, degli ingegneri de' telefoni.».
(Carlo Emilio Gadda, Le novissime armi, in Accoppiamenti giudiziosi, Milano, Garzanti, 1983, p. 55-60: 57, 59. Il breve racconto fu pubblicato per la prima volta in «Solaria», 7 (1932), n. 7/8, p. 17-20).