- Fonte:
- Il professore Mommsen, «L’Osservatore romano», 14 maggio 1885, p. 3.
«Qualche giornale tedesco ha narrato che, trovandosi il professore Mommsen nella Biblioteca Vaticana nel momento in cui il S. Padre passava per recarsi a passeggiare nei suoi giardini, mentre tutti gli altri che erano colà si erano inginocchiati o almeno levati in piedi, egli era rimasto seduto, mancando in tal modo ad ogni più elementare riguardo verso l’augusta persona del Pontefice.
Avendo prese informazioni in proposito, ci avvedemmo che il fatto, semplicissimo per sè stesso, era stato completamente travisato; ma quanto a smentirlo, credemmo che non ne mettesse il conto.
Ora però che parecchi dei nostri giornali cittadini riportano la medesima narrazione, facendovi sopra, secondo l’indole di ciascuno, diversi commenti, stimiamo opportuno di rettificare le inesattezze degli uni e degli altri.
Il professor Mommsen era nella prima sala della Biblioteca, tutto intento ai suoi studi, quando, apertasi improvvisamente la porta, fu annunziato il giungere del S. Padre. Tutti si levarono in piedi, e il Prof. Mommsen cogli altri; anzi il piccolo tavolo innanzi a cui egli era seduto, fu dovuto trasportare alquanto da parte, perchè posto sul passaggio che mette all’aula vicina.
Frattanto il S. Padre traversò la sala; ma il professore, distratto come deve essere un buon scenziato [!], dimenticò affatto la ragione per cui si era levato in piedi e seguitò a sfogliare i codici che si trovava dinanzi.
Passato il S. Padre, tutti si rimisero allo studio, e niuno pose mente al contegno dell’illustre storico tedesco; e molto meno vi pensò egli stesso, il quale restò altamente meravigliato quando lesse il fatto, malamente narrato, nei giornali del suo paese.
E, forse sopportando a malincuore che venisse così mal giudicato ciò che non era stato che una semplice disattenzione, si recò immediatamente, e non richiesto da alcuno, da monsignor Ciccolini, custode della Biblioteca, per giustificare la sua condotta, e quindi la medesima giustificazione volle presentare all’Eminentissimo Bibliotecario, signor Cardinal Pitra.
Questo è il fatto nella sua genuina verità e rettificando crediamo far cosa grata al medesimo professor Mommsen, il quale, ne siamo certi, non sarà stato troppo lusingato della parte poco cortese che gli hanno voluta addossare i giornali liberali di Roma.»
(Il professore Mommsen, «L’Osservatore romano», 14 maggio 1885, p. 3).