- Nome
- Pierre de Nolhac
- Data di nascita
- 15/12/1959
- Data di morte
- 31/01/1936
Nacque il 15 dicembre 1859 nel piccolo comune di Ambert, non lontano da Lione, da una ricca famiglia borghese.
Laureatosi alla Sorbonne e perfezionatosi all'École des hautes études, fu allievo di Louis Havet e Emile Chatelain, maturando una robusta confidenza con la filologia greca e latina e con la paleografia. Sin da ragazzo manifestò particolare interesse anche per la poesia, dedicandosi a componimenti di gusto parnassiano.
Un giovanile soggiorno in Italia fu decisivo per l'orientamento dei suoi studi. Dal 1882 al 1886 fu borsista presso l'École française de Rome, dando avvio ad una serie di feconde ricerche sull'Umanesimo. Grazie ad una assidua frequentazione della Biblioteca Vaticana riscoprì diversi autografi di Francesco Petrarca, tra cui quello del Canzoniere (Vat. lat. 3195), fino ad allora ritenuto perduto. Nel 1887 pubblicò un fondamentale studio sulla biblioteca dell'antiquario romano Fulvio Orsini (La bibliothèque de Fulvio Orsini), mettendo a frutto le ricerche avviate durante il soggiorno romano. Parallelamente si interessò alla biografia e all'opera di diversi protagonisti del Rinascimento italiano ed europeo: Aldo Manuzio, Erasmo, Marc-Antoine Muret, Girolamo Aleandro e Guglielmo Sirleto.
Tornato a Parigi, nel 1887 fu chiamato a riordinare le collezioni della Reggia di Versailles e nel 1892 nominato conservateur. Presso la Bibliothèque nationale proseguì le ricerche avviate in Vaticana, approfondendo la figura di Petrarca e mettendosi alla caccia dei libri da lui posseduti, studiati o postillati. Così, nel 1892 pubblicò Pétrarque et l'humanisme (poi ripubblicato nel 1907 in un'edizione aggiornata, in due volumi), censendo e descrivendo i manoscritti appartenuti al poeta e conservati tra la Vaticana, la Bibliothèque nationale de France e l'Universitaria di Padova, e ponendo le basi per i successivi lavori dedicati alla biblioteca petrarchesca.
Ebbe un ruolo fondamentale nella riorganizzazione delle collezioni della Reggia di Versailles, contribuendo alla sua modernizzazione e alla ricostituzione delle collezioni andate disperse durante la Rivoluzione francese. Accantonati quasi del tutto gli studi filologici, in età matura si dedicò soprattutto alla storia e all'arte francese del Settecento.
Docente all'École pratique des hautes études e all'École du Louvre, nel 1920 fu nominato direttore del museo Jacquemart-André di Parigi e nel 1922 accademico di Francia.
Nel 1920 dedicò un appassionato volume di ricordi su Roma e l'Italia (Souvenirs d'un vieux romain), ampliato in una seconda edizione nel 1930.
Morì a Parigi il 31 gennaio 1936.
Enrico Pio Ardolino
Nolhac, Pierre de, in: Enciclopedia on line, <https://www.treccani.it/enciclopedia/pierre-de-nolhac>.