- Fonte:
- Cesare Musatti, La psicoanalisi nel Veneto, «Rivista di psicoanalisi», 28 (1982), n. 1, p. 83-87.
«Debbo anzi tutto dire qualche parola su questo ambiente che ci ospita per la nostra inaugurazione del Centro psicoanalitico veneto: sono parole che sgorgano dai miei lontani ricordi adolescenziali. Perché proprio in questi locali della Biblioteca Querini Stampalia, negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale, diciamo dal 1911 al 1915, io mi son fatto la mia cultura di base. Venivo qui, dopo la scuola, al Liceo Marco Foscarini, in fondamenta S. Caterina; e trovavo a mia disposizione tutto ciò che in campo scientifico, letterario e filosofico, la scuola assolutamente non mi offriva.
Con me frequentavano allora queste sale Nino Valeri, lo storico, nipote del poeta Diego, Gigi Pancrazi, fratello di Pietro, e nel '15, quando l'Austria era già in guerra, alcuni triestini profughi, come i fratelli Slataper.
Mi trovo dunque in una specie di mia vecchia casa. Dicevo che qui attinsi gli elementi fondamentali per la mia formazione culturale: oltre alla conoscenza di contemporanei di casa nostra, come Croce, gli scrittori del gruppo della Voce, le pubblicazioni della Cultura dell'anima, dirette da Papini, e dei logici e matematici, come Vailati e Enriques, ebbi qui accesso a molte opere straniere, che si pubblicavano allora, e che altrove qui a Venezia non si trovavano: quali i Cahiers de la quinzaine, con gli scritti di Péguy, Romain Rolland e Daniel Halévy, le Pièces plaisantes et déplaisantes, di Bernard Shaw, tradotte in francese ma non ancora in italiano. Così pure opere scientifiche, quali gli scritti di Henri Poincaré, e i lavori sui fondamenti della matematiche di Bertrand Russell.
Mi scuso, se non ho potuto fare a meno di questo cenno a carattere personale, perché verso la Querini Stampalia ho, da ben oltre sessant'anni questo debito di riconoscenza».
(Cesare Musatti, La psicoanalisi nel Veneto, «Rivista di psicoanalisi», 28 (1982), n. 1, p. 83-87: 83-84. Discorso tenuto alla Biblioteca Querini Stampalia il 25 aprile 1981. Questa testimonianza è stata ripubblicata nel volumetto commemorativo Cesare Musatti, Venezia, Fondazione scientifica Querini Stampalia, 1989, p. 67-68).