Svevo Fonda Savio, Letizia

Nome
Letizia Svevo Fonda Savio
Data di nascita
20/09/1897
Data di morte
25/05/1993
Letizia Svevo Fonda Savio
Letizia Svevo Fonda Savio

Figlia di Italo (Ettore Schmitz) e di Livia Veneziani, nacque a Trieste il 20 settembre 1897.
Frequentò, per volere del padre, la Scuola Morpurgo al Passeggio Sant’Andrea e poi il Liceo femminile della città. Sin da adolescente mostrò una forte inclinazione per il teatro e la recitazione, seguendo anche lezioni private di violino.
Tra il 1912 e il 1913 conobbe, appena quindicenne, Antonio Fonda Savio con cui, dopo aver trascorso un inverno a Firenze nel 1917, si sposò nel 1919. La vita coniugale proseguì felicemente sino alle promulgazioni delle leggi razziali in Italia: dal 1939 al 1943, insieme alla madre Livia, cercò di sfuggire alle deportazioni, trascorrendo gli ultimi anni della guerra nascosta ad Arcate, nel Veneto. A partire dal 1944, a seguito della tragica scomparsa dei figli in guerra (i primi due nella campagna di Russia con l'ARMIR, il terzo nei combattimenti contro i tedeschi a Trieste il 1° maggio 1945), si dedicò alla poesia e compose tra gli altri Al Dio dolore, Ai figli (Pietro e Paolo), Le rovine, confluiti in volume nel 1987. Nel secondo dopoguerra si impegnò nel sociale e nel 1947 venne nominata commissario dell’Associazione nazionale famiglie cadute e dispersi in guerra, di cui divenne presidente negli anni Cinquanta. Nel 1957 muore Italo Svevo e Letizia comincia a prendersi cura del suo patrimonio librario e del suo ricordo, come farà anche con suo marito: dopo la sua morte avvenuta nel 1973 istituì infatti un premio a suo nome per gli studenti meritevoli. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse dedicandosi alla politica, di cui si ricorda la carica di sindaco ricoperta nel 1978.
Morì a Trieste il 25 maggio 1993.

Giulia Di Perna

Silva Bon, Letizia Svevo Fonda Savio: biografia e carteggi, presentazione di Elvio Guagnini, Trieste, Società di Minerva, 2015.

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