La Biblioteca Roncioniana risiede, sin dal 1766, in Piazza San Francesco n. 25. La nascita di questo istituto si deve alla volontà di Marco di Emilio Roncioni (1596-1677), il quale volle istituire un centro di pubblica lettura per i suoi concittadini, come egli stesso espresse nel testamento rogato il 30 agosto 1676 da ser Domenico Novellucci. Una prima apertura provvisoria si ebbe nel 1722 in alcune stanze dell’antico episcopato, ma solo nel 1751 poterono prendere avvio i lavori relativi alla ‘fabbrica della nuova Libreria Roncioni’, proprio in piazza San Francesco.
La biblioteca vide un notevole sviluppo nel corso dell’Ottocento grazie a una serie di bibliotecari che riuscirono a mantenere la raccolta al passo con buona parte della produzione editoriale del tempo. Per molti anni, infatti, la Roncioniana rappresentò l’unico centro di lettura di un certo rilievo presente in città.
La documentazione relativa alla storia della biblioteca, a partire dal 1677, è conservata nel Fondo Eredità Roncioni e in parte nel Fondo manoscritti roncioniani (vari registri e buste). Sono inoltre ancora presenti il regolamento per la Pubblica Libreria Roncioni del 1810, un Progetto di Regolamento interno risalente ai primi del ‘900, oltre ai registri di opere date in lettura dal 1887 al 1973 e registri di ingresso dei lettori dal 1975 al 2002. Per l’arco di tempo dal 1976 al 2001 sono disponibili le statistiche inviate al Comune di Prato riguardanti i giorni di apertura al pubblico, l’orario, il numero dei lettori e delle opere date in lettura, dei volumi disponibili e la media delle presenze giornaliere. Dal 2007, con qualche lacuna, sono rintracciabili le schede cartacee di consultazione.
È noto che almeno negli anni ’70 la Roncioniana rimaneva aperta al pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 18.30. Attualmente la Biblioteca è aperta su appuntamento.
In merito al legame tra la Roncioniana e la Biblioteca comunale Lazzerini è disponibile varia documentazione, come i progetti per l’unione delle due biblioteche, relativi agli anni 1836-1928, e una convenzione stipulata tra Roncioniana e il Comune di Prato nel 1928.
I fondi della biblioteca sono prevalentemente di ambito umanistico, con un interesse particolare intorno alla storia e alla cultura locale. Pregevole è la raccolta di periodici pratesi editi tra 1867 e 1955 – videro la luce in quegli anni oltre 150 testate – dove è possibile rintracciare la storia e la vita della città, in particolare del suo sviluppo industriale. La biblioteca conserva, tra le altre, le carte del celebre filologo e archivista Cesare Guasti, con documentazione relativa soprattutto alla storia locale e regionale, e dalla quale emerge in filigrana gran parte della produzione bibliografica pratese.
Letizia Vagli
Sito della Biblioteca: <www.roncioniana.it/>
Anagrafe biblioteche italiane: <anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-PO0005>
Archivi, biblioteche, musei pratesi: sistema integrato per la storia locale: guida descrittiva, a cura di Livia Draghici, Prato, Biblioteca comunale A. Lazzerini, 1994, p. 49-93.
«Bollettino roncioniano: periodico d’informazione della Biblioteca Roncioniana di Prato», a. I (2001).
Si ringrazia Giovanni Pestelli
per le notizie e il supporto bibliografico