- Fonte:
- Stefano De Rosa, Una melanconica meraviglia: biblioteche e tempo della lettura in un'intervista con il poeta Mario Luzi, «Biblioteche oggi», 11 (1993), n. 3, p. 38-39.
«"La biblioteca è una grande oppressione: è il sapere umano raggrumato nella materia che lo può contenere". Mario Luzi [...] inizia così la conversazione sulla sua biblioteca.
[...]
[Domanda] E la biblioteca? Quale apporto le ha dato la biblioteca? Ha fatto da cassa di risonanza ai suoi sogni, ai suoi studi, oppure è stata solo uno strumento?
No, non è stato un puro e semplice strumento. Da ragazzo ho amato particolarmente la Biblioteca Marucelliana di Firenze, che consideravo un sussidio familiare. Ci andavo spesso, e mi capita ancora di ricordare quei lunghi pomeriggi di silenzio. Fra le biblioteche fiorentine ricordo la Biblioteca nazionale nella sua antica sede sotto agli Uffizi. Quei locali ispiravano un senso di monumentale sacralità. Lo stesso opprimente e scientifico rigore me l'ha trasmesso la Bibliothèque Nationale di Parigi, autentico specchio di rigore cartesiano. In anni recenti, mi sono trovato bene nelle biblioteche americane, solenni ma confidenziali.
[Domanda] La biblioteca non le suggerisce un verso?
Una melanconica meraviglia.»
(Mario Luzi, intervista del 1993)