- Fonte:
- Andrea Carandini, L'ultimo della classe: archeologia di un borghese critico, Milano: Rizzoli, 2021
«Al mio malore, in tutti i sensi teatrale, sono seguite quelle che solo molto tempo dopo ho capito essere state crisi gravi di panico - allora ignote -, nelle quali temevo di morire per un generale e profondo malessere unito a batticuore. Per curare il disturbo non vi era allora che il Bellergil e altre medicine inefficaci. Scendevo allora dal Quirinale alla biblioteca di archeologia e storia dell'arte a Palazzo Venezia per redigere la mia tesi sui mosaici di Piazza Armerina, facendo però il percorso a tappe, come se avessi dovuto attraversare le Ande; uscivo poi dalla biblioteca con un'oppressione al petto...».
(Andrea Carandini, L'ultimo della classe, p. 252)