Moravia (1929)

Fonte:
Alberto Moravia, Se è questa la giovinezza vorrei che passasse presto: lettere (1926-1940): con un racconto inedito, a cura di Alessandra Grandelis, Milano, Bompiani, 2015.

«Caro Morra,
Raggiunto Sorrento dopo breve viaggio – fa freddo, piove, mi annoio mortalmente – domani vedo i Benzoni (ma desiderano realmente vedermi?) – l’albergo è pieno di inglesi vecchi, se si eccettua una giovane signora o signorina che deve essere tisica e porta scarpe e borsa di marocchino rosso – ma è carina: soltanto sta tutto il giorno fissata nel bureau dove il padrone dell’albergo le suona il grammofono – c’è un’ottima biblioteca inglese e americana qui all’albergo: modernissima: Hemingway, Benét, Lewis etc etc – sto leggendo “The Sun also rises” by Hemingway – molto buono – stesso tono deluso, annoiato, esasperato in sordina di Eliot –».

(Alberto Moravia, lettera a Umberto Morra di Lavriano, [Sorrento febbraio/maggio 1929], p. 55-56. La testimonianza fa riferimento alla biblioteca del Grand Hotel Cocumella di Sant’Agnello di Sorrento).

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