- Fonte:
- Giuseppe Cortesi, Corrado Ricci amico del libro, «Almanacco dei bibliotecari italiani», 1958, p. 138-142.
«Benissimo! la sua entrata nella Classense è una festa per me. Da parecchi anni io non mi sentivo più di frequentarla, quantunque avessi per quei libri e quelle sale, un'adorazione antica. Fra l'altro, io amavo di leggere i libri, che avevo chiesto, nella cameretta dei Ravennati, presso la finestra con d'innanzi il placido spettacolo della campagna fertile e i lontanissimi Appennini. Ebbene: mi si negava ciò come al primo capitato o al più indisciplinato scolaretto. Ciò mi disgustava: ma Ella mi lascierà a quel posto. Appena avrò ricevuto l'elenco delle cose mie che la Classense possiede, manderò le mancanti. E saranno molte. Garantito!».
(Corrado Ricci, lettera a Santi Muratori del 3 gennaio 1914, citata in Giuseppe Cortesi, Corrado Ricci amico del libro, p. 141-142. Muratori era stato nominato direttore della Biblioteca Classense poco tempo prima e in seguito Corrado Ricci donò alla biblioteca i suoi libri e le sue carte).