- Fonte:
- Pietro Zanfrognini, Modena, «La Voce», 1, n. 46 (28 ottobre 1909), p. 192-193.
«La biblioteca Estense è ricchissima, ma d’opere antiche soltanto; fino a pochissimi anni fa del D’Annunzio non aveva che la Figlia di Jorio; soltanto ora, per opera del solertissimo direttore cav. [Francesco] Carta, che pure è un erudito ma niente affatto modenese, abbiamo una biblioteca che sta al corrente in modo incomparabilmente superiore per esempio, alla Comunale di Bologna. Le opere filosofiche, acquistate in relativa abbondanza, costituiscono un merito per il Cav. Carta tanto maggiore in quanto egli non è filosofo e in quanto tali opere non sono, se non scarsamente, richieste.»
(Pietro Zanfrognini, Modena, «La Voce», 1, n. 46 (28 ottobre 1909), p. 192-193: 193)