- Fonte:
- Michele Saponaro, Peccato: sette mesi di vita rustica, «Il mondo», 4, n. 50 (15 dicembre 1918), p. 14-15.
«Son passato dalla biblioteca Vittorio Emanuele per una ricerca oziosa. Professori nella sala riservata. molti professori. Quanti professori! «Perchè studian tanto? Perchè tanto si dilettano o si affannano di ficcar gli occhi (anche il cervello? anche l'anima?) tra vecchi libri? Perchè rinunziano alla pomeridiana passeggiata in villa Borghese o ai concerti dell'Augusteum? perchè non vanno a incontrare presso Bocconi la Ines? E quando escono di qui non san fare niente perchè non hanno appreso l'azione, non sanno dire la parola nuova perchè non han conosciuto che parole vecchie. E non riconoscono la verità perchè ne han veduto soltanto la maschera, e non san guardare in faccia la bellezza perchè non han fatto che sezionarne il cadavere. Ho chiesto una guida di Frascati, me l'han pôrta dopo lunga attesa. l'ho scorsa, son disceso.»
(Michele Saponaro, Peccato: sette mesi di vita rustica, «Il mondo», 4, n. 50 (15 dicembre 1918), p. 14-15: 14. Il romanzo fu pubblicato a puntate, a partire da quel numero).