- Fonte:
- Riccardo Muti, L'infinito tra le note: il mio viaggio nella musica, a cura di Susanna Venturi, Milano, Solferino, 2019.
«Tutto questo per ribadire la fama e gli unanimi riconoscimenti di cui all’epoca Napoli e i musicisti che alla sua scuola si erano formati godevano. E di cui oggi, purtroppo e colpevolmente, non rimane che una sbiadita memoria. Così nel Museo del Conservatorio di San Pietro a Majella è conservata con cura la sedia rossa su cui sedette Wagner nell’aprile del 1880, in estasi all’ascolto del Miserere per due cori di Leonardo Leo, eseguito dagli allievi dell’istituto, ma non si trova il modo di valorizzare, come sarebbe doveroso, il patrimonio di manoscritti, centinaia di tesori della storia della musica che giacciono silenziosi sotto una coltre di polvere e di oblio nella ricchissima biblioteca dello stesso istituto.
Una biblioteca che frequentavo spesso, quando studiavo in quel Conservatorio, e la cui ricchezza mi affascinava e turbava al tempo stesso, proprio perché coglievo quanto fosse ingiustamente trascurata.»
(Riccardo Muti, L'infinito tra le note).