- Fonte:
- Giovanni Papini - Giuseppe Prezzolini, Carteggio, a cura di Sandro Gentili, Gloria Manghetti. 1: 1900-1907: dagli "uomini liberi" alla fine del "Leonardo", Roma, Edizioni di storia e letteratura - Lugano, Biblioteca cantonale, Archivio Prezzolini, 2003.
«Oggi sono stato a la biblioteca Nazionale per prepararmi a la visita delle catacombe e per certe notizie su delle basiliche romane; edizione riveduta e corretta della Nazionale di Firenze, le tre ore che vi ho passate sono uno «specimen» insuperabile del modo in cui sono tenute le Biblioteche. All'entrata vi consegnano una tessera, di cui metà si consegna prendendo i libri, e metà si tiene per sé, per riaverla quando si riprendono i libri e per potere uscire di biblioteca. Il tempo medio d'aspettativa è una mezz'ora, io però ho aspettato 3/4 d'ora e ho sentito una questione coll'impiegato di un signore che era lì da le 11 1/2 (eran le 13) e che ebbe per tutta risposta che scusasse quella «inavvertenza», un altro che chiese il Mulhouse [ma Millhouse] voc.[abolario] inglese si sentì rispondere: manca; a un terzo poi, fu rimandata la scheda con «a legare»; ne nacque una questione perché lo aveva chiesto un mese prima e gli era stata data la stessa risposta; insomma anche questo libro mancava, perché «queste cose accadono». A farlo apposta non potevo essere meglio edificato; purtroppo mi toccherà tornarci ancora. Entro la sala di lettura le solite signorine e signorini; i soliti morti sul campo di battaglia come io ho chiamato gli addormentati; al banco mio eravamo quattro, di cui due addormentati; vi prego credere che io non era fra questi.»
(Giuseppe Prezzolini, lettera a Giovanni Papini e Luigi Morselli, Roma 9 luglio 1901, p. 79-80)