- Fonte:
- Alberto Moravia, Se è questa la giovinezza vorrei che passasse presto: lettere (1926-1940): con un racconto inedito, a cura di Alessandra Grandelis, Milano, Bompiani, 2015.
«Caro Mario,
[...] Qui leggo una quantità di libri italiani che pesco nella biblioteca della casa Italiana che ha 19.000 volumi – per far la conferenza mi sono riletto parecchi romanzi di Fogazzaro il quale era forse un boia ma il mestiere suo lo sapeva meglio assai dei romanzieri di oggi – e ho riletto Nievo e Verga – e molti altri – in conclusione la letteratura italiana certamente esiste però nessuno la legge neppure gli scrittori – da una parte c’è il pubblico che legge nulla o poco più dall’altra gli scrittori che leggono soltanto ciò che loro stessi scrivono – bella scoperta eh!».
(Alberto Moravia, lettera a Mario Pannunzio, [New York febbraio 1936], p. 307).