Nel 1863 l'amministrazione provinciale della Terra d'Otranto dispose l’apertura della Biblioteca provinciale nella sede del Liceo ginnasio, all'epoca Convitto Nazionale di Lecce, acquisendone le raccolte. A questo primo nucleo librario oltre la donazione della raccolta privata di Francesco Saverio Lala si aggiunsero i fondi provenienti dai conventi soppressi dei teatini di Lecce (1864), dei liguorini di Francavilla (1865) e dei monasteri dei riformati di Gallipoli (1865), che rivelano l'origine religiosa comune alle raccolte manoscritte e alla collezione di incunaboli. Il suo primo direttore fu Oronzo Cepolla, dal 1863 al 1872.
Nel 1873 ebbe luogo il trasferimento nella grande sala lettura dell'edificio in via Roberto Caracciolo, dove i libri furono disposti in una scaffalatura a tre ordini e in un altro locale adiacente. Si arricchì nello stesso anno della raccolta dell'Orto Botanico e nel tempo acquisì le collezioni di studiosi locali tra le quali rivestono particolare interesse la raccolta salentina De Simone, il fondo di araldica e di studi storico-regionali Amilcare Foscarini e le collezioni di Francesco Paoletti e Cosimo De Giorgi dedicate in gran parte a studi medici e scientifici. Dal 1902 al 1927 la biblioteca fu diretta da Nicola Bernardini, che le destinò le sue carte di argomento rinascimentale, e in seguito fu a lui intitolata.
Dal 1935 al 1973 fu diretta da Teodoro Pellegrino. Anche per sollecitazione di Francesco Barberi, soprintendente bibliografico in Puglia e Lucania dal 1935 al 1943, Pellegrino diede un notevole impulso alla Biblioteca, riorganizzandola su basi più moderne e introducendo fra l'altro un nuovo catalogo a schede.
Dopo gli ampliamenti del 1942 e del 1959 la biblioteca passò nella sede definitiva, al pianterreno dell’edificio già sede del convitto collegio gesuitico “Nicodemo Argento” acquistato dalla Provincia.
A tempi più recenti risalgono le acquisizioni della raccolta di edizioni di pregio di letteratura italiana e di critica letteraria di Aldo Vallone, del fondo di cultura illuministica di Baldassarre Papadia, della collezione di opere sul Salento di Gaetano Tanzarella e di quella di storia politica postunitaria di Giocondo De Masi. All’ampia raccolta di autori salentini e all’emeroteca storica si unisce un archivio fotografico con documenti sulla terra d'Otranto e le sue opere d'arte. Si segnala, infine, la sezione U.S.I.S. (United States Information Service) con più di mille volumi di lettere, scienze ed arti in testi inglesi ed italiani.
Negli anni Sessanta e Settanta, ancora diretta da Teodoro Pellegrino, la Provinciale assunse un ruolo centrale nel vasto Sistema di pubblica lettura della Provincia di Lecce.
Antonella Trombone
Sito della Biblioteca: <www.bibliando.it/SebinaOpac/.do>
Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-LE0098>
Pietro Marti, Catalogo bibliografico delle opere di scrittori salentini raccolte fino al maggio 1929 dalla Biblioteca provinciale, Lecce, Tip. La modernissima, 1929.
Biblioteca provinciale Nicola Bernardini, in Annuario delle biblioteche italiane, II: G-M, Roma, Fratelli Palombi, 1971, p. 139-142.