Leopardi (1831-1837)

Fonte:
Giacomo Leopardi, Paralipomeni della Batracomiomachia, Parigi, Baudry, 1842

Era nel campo il conte Leccafondi,
Signor di Pesafumo e Stacciavento;
Topo raro a' suoi dì, che di profondi
Pensieri e di dottrina era un portento:
Leggi e stati sapea d'entrambi i mondi,
E giornali leggea più di dugento;
Al cui studio in sua patria aveva eretto,
Siccom'oggi diciamo, un gabinetto.

Gabinetto di pubblica lettura,
Con legge tal, che da giornali in fuore,
Libro non s'accogliesse in quelle mura,
Che di due fogli al più fosse maggiore;
Perché credea che sopra tal misura ·
Stender non si potesse uno scrittore
Appropriato ai bisogni universali
Politici, economici e morali.

(Giacomo Leopardi, Paralipomeni della Batracomiomachia)

Cfr. Luigi Crocetti, La biblioteconomia di G. P. Vieusseux, (Paperole), «Biblioteche oggi», 14 (1996), n. 9, p. 98-99.

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