- Fonte:
- Alberto Vigevani, La febbre dei libri: memorie di un libraio bibliofilo, Palermo, Sellerio, 2000.
«Ma i libri che mi procuravo con i miei mezzi di ragazzino non bastavano mai. Così ricordo che mio padre, socio della Dante Alighieri, mi accompagnò alla piccola biblioteca circolante dell'associazione, in via Gesù (o Sant'Andrea), di cui divenni assiduo frequentatore, anche, penso, per la grazia della giovane e bella bibliotecaria, in quegli anni Camilla Cederna, che ebbi tante occasioni d'incontrare poi. Ma presto anche la Dante Alighieri non mi bastò più e mi feci iscrivere al Circolo Filologico, che mi servì, con le sue tristi e buie sale, di rifugio e pretesto 'culturale' quando, cattivo allievo quanto assatanato lettore, bigiavo le lezioni alle medie.»
(Alberto Vigevani, La febbre dei libri, p. 10).