- Nome
- Piero Marrucchi
- Data di nascita
- 07/01/1875
- Data di morte
- 12/02/1958
Nato a Firenze il 7 gennaio 1875, si laureò in giurisprudenza nel 1897 all'Università di Roma (dove aveva seguito anche le lezioni di Antonio Labriola), con una tesi di critica del marxismo, su La concezione materialistica della storia e l'idea del diritto.
Di famiglia benestante, tenne uno studio legale con un fratello ma in effetti non esercitò quasi mai la professione di avvocato.
Si dedicò invece agli studi filosofici, interessandosi in particolare alla filosofia indiana, ai mistici tedeschi e a Schopenhauer.
A Firenze fu tra i fondatori della Biblioteca Filosofica, con sede in piazza Donatello 5, dove tenne anche diverse conferenze e partecipò alle discussioni del Circolo di filosofia. Fu amico di Papini, Prezzolini, Amendola, Cecchi ed altri giovani intellettuali e collaborò a varie riviste del periodo, fra le quali «Leonardo», con lo pseudonimo Pietro Eremita, «La Voce» e «L'Anima».
I suoi interessi filosofici si rivolsero poi soprattutto a Platone e ai neoplatonici, al tomismo, a Kant e a Rosmini, e collaborò con ambienti cattolici antifascisti, come quello della rivista «Principi» diretta da Giorgio La Pira, mantenendo una posizione appartata ma godendo la stima di studiosi più giovani come Eugenio Garin.
Morì a Firenze il 12 febbraio 1958.
Alberto Petrucciani