- Fonte:
- Giorgio De Chirico, Memorie della mia vita, Milano, Bompiani, 1998.
«Cominciai di nuovo a capire che per me in Italia l’aria diventava irrespirabile. [...] Si decise di tornare a Parigi. [...] Malgrado quella situazione disastrosa io continuavo a perfezionare le mie ricerche tecniche. Specialmente nel campo dell’imprimiture feci grandi progressi, aiutato dal geniale intuito di Isabella [Pakszwer] che mi aiutava col suo eccezionale raziocinio a risolvere i problemi e le difficoltà oppostimi dalla materia ribelle ed ostile. Con Isabella si trascorrevano interi pomeriggi alla biblioteca Richelieu a cercare in vecchi trattati e in scritti sulla pittura, apparsi in epoche in cui si sapeva ancora dipingere, i segreti e la dimenticata scienza dell’arte del pennello.»
(Giorgio De Chirico, Memorie della mia vita, p. 155. De Chirico tornò a Parigi alla fine del 1933. Le Memorie furono pubblicate nel 1945 e poi, in forma ampliata, nel 1962).