- Fonte:
- Luciano De Crescenzo, Sono stato fortunato: autobiografia, Milano, Mondadori, 2018.
«Non avrei mai immaginato che Storia della filosofia greca riuscisse a raggiungere un numero così alto di lettori. Ci speravo sì, ma non ne ero del tutto convinto. Grazie a questo successo, però, nel ’94 ho ricevuto persino la cittadinanza onoraria ateniese, e in parte per la felicità di questo riconoscimento, in parte forte delle vendite del primo volume, ho deciso di dedicarmi alla scrittura di Storia della filosofia medioevale e poi a quella Moderna, mescolando aneddoti di vita pubblica e privata dei pensatori che hanno influenzato non solo il corso della storia del mondo, ma anche la mia personale.
Ora, Bellavista lo avevo scritto in maniera per così dire preistorica, ovvero a mano. Per il primo dei volumi della serie dedicata alla filosofia, ho comprato invece un word-processor dell’Olympia. A convincermi ad affrontare questa spesa è stato il mio modo di lavorare. Ogni giorno andavo alla Biblioteca nazionale [di Napoli] e mi dedicavo alla ricerca di materiale sui filosofi di cui volevo spiegare il pensiero. Mi organizzavo più o meno così: se cercavo Empedocle e scoprivo che c’erano trenta libri che parlavano di lui, allora mi segnavo su un block-notes i titoli più interessanti e le notizie che più mi incuriosivano. Oppure, se cercando una notizia su Zenone scoprivo che era andato ad Atene con Parmenide, e che lì avevano incontrato Socrate, a quel punto nella scheda di Zenone finivano anche altri personaggi. È stato per questo che alla fine ho comprato l’Olympia.»
(Luciano De Crescenzo, Sono stato fortunato).
Lo scrittore napoletano ha pubblicato il suo primo romanzo, Così parlò Bellavista: Napoli, amore e libertà, nel 1977. Negli anni successivi si è tra l'altro dedicato alla stesura del volume Storia della filosofia greca. I presocratici (1983).