- Fonte:
- Carteggio Croce-Vossler, 1899-1949, Napoli, Bibliopolis, 1991.
«Il Seminario romanzo della nostra Università è abbonato da qualche tempo alla «Critica», di cui ho potuto procurargli la maggior parte dei numeri arretrati. Ora l'abbonamento minaccia di divenire impossibile. [...] Ventidue franchi sarebbero all'incirca 400 marchi, una somma che il Seminario che dispone di circa mille marchi all'anno non può spendere per una sola rivista. Se tu dicessi al Laterza di pazientare e di aspettare che la nostra valuta si rialzi un poco, ci potremmo forse accomodare; altrimenti dovremmo disdire l'abbonamento e rimandare i fascicoli, il che mi dispiacerebbe assai, dato che perfino la Staatsbibliothek di Monaco ha dovuto interrompere l'abbonamento alla «Critica». I nostri studenti non la vedrebbero più. Certo, non si sa come andranno le finanze tedesche, una catastrofe non è esclusa; e non io posso imporre al Laterza un sacrificio azzardato.»
(Karl Vossler, lettera a Benedetto Croce, München 22 ottobre '21, p. 294, e cfr. anche p. 283. Laterza continuò a mandare la rivista a Monaco e anche ad altre biblioteche tedesche).
«A proposito di recensione, il Klemperer fece una recensione del libro su Dante che non ho mai avuta, sebbene l'abbia scorsa in una biblioteca, e mi piacerebbe possederla.»
(Croce, lettera a Vossler, Bardonecchia 26 agosto '23, p. 305. Il saggio di Viktor Klemperer, Der fremde Dante (Nach dem Jubiläum 1921.), comparve in una miscellanea di studi in onore: Hauptfragen der Romanistik: festschrift für Philipp August Becker zum 1. Juni 1922, Heidelberg, Winter, 1922, p. 238-255).
«Ma, quando mi sarò sbrigato di queste ed altre cose minori, penso di rimettermi a studiare la Germania della fine del Settecento, cioè dell'epoca in cui germinarono tutti i pensieri di cui ancora viviamo. Allora mi toccherà di fare qualche soggiorno in Germania per adoperare le biblioteche di costà.»
(Croce, lettera a Vossler, Napoli 22 novembre '29, p. 335).
«Quando verrai in Germania, e spero che sarà presto, ti prego di considerare casa mia come tuo quartier generale. Ti installeremo in questo Maximilianeum con tutti i comodi necessari per uno studioso, e le nostre biblioteche ti forniranno tutto quello che ti potrà servire.»
(Vossler, lettera a Croce, München 21 dicembre '29, p. 336).
«Io ho lavorato al solito. Ho compiuto un volume di Vite romanzesche, che mi è costato molte ricerche di archivi e di biblioteche, in Italia, in Francia e in Svizzera. Le andrò pubblicando via via nella «Critica».»
(Croce, lettera a Vossler, Napoli 24 novembre '32, p. 347).
«A Zurigo ho fatto un primo tentativo di trovar quel libro, o periodico che sia, «Walpurgis». Nessuno lo conosceva. Vedrò fra qualche giorno, quando si riapriranno le biblioteche, dopo il primo di maggio, di rintracciarlo qui.»
(Vossler, lettera a Croce, München 30 aprile '33, p. 353).
«Ho trovato ormai quel libro che cercavi: eccotene il titolo esatto: Julius Franckenberger [ma Frankenberger], Walpurgis, zur Kunstgestalt von Goethes Faust, Leipzig, bei E. Wiegandt, 1926, 128 pp. – L'ho comprato e te lo faccio mandare per il mio libraio, e ti prego di accettarlo; è una piccolezza.»
(Vossler, lettera a Croce, München 3 maggio '33, p. 353-354).
«Tra le tante cose letterarie che ho scritte o preparate, c'è anche una memoria su una poco o nulla conosciuta raccolta che abbiamo a Napoli: la biblioteca tedesca della regina Carolina d'Austria, che tra il 1780 e il 1803 si faceva spedire da un libraio tedesco tutte le novità della letteratura, specialmente romanzesca, ma anche varia, educativa, morale, storica, aneddotica, ecc. Sono più di 4.000 opere o di 8.000 volumi. Non credo che quella regina, quantunque tedesca, ne leggesse niente: leggeva libercoli francesi. Ma è una collezione, nel suo genere unica, che forse manca anche alle biblioteche tedesche, e potrà essere assai utile agli studiosi di quell'età. Quando tornerò a Napoli, completerò e pubblicherò la memorietta che ho stesa sull'argomento.»
(Croce, lettera a Vossler, Meana 20 luglio '33, p. 356-357).
«Il libro del Riedel esiste in tutte e due le edizioni, nella nostra Staatsbibliothek. Le due copie saranno inviate alla biblioteca nazionale a Napoli per uso tuo. Mandarle personalmente non si può.»
(Vossler, lettera a Croce, München 28 dicembre '33, p. 364).
«L'Auskunftsbureau della Staatsbibliothek di Berlino mi scrive che il Trattato politico di Diego Duque de Estrada non si trova nelle biblioteche di Berlino (né si trova a Monaco), ma che le ricerche si continueranno nelle altre biblioteche.»
(Vossler, lettera a Croce, München 14 luglio '35, p. 369).
«Grazie per le notizie circa il libro del Duque. Anche la notizia negativa è qualche cosa.»
(Croce, lettera a Vossler, Meana 12 settembre '35, p. 370).