- Fonte:
- Gaetano Salvemini, Memorie e soliloqui: diario 1922-1923, a cura di Roberto Pertici, introduzione di Roberto Vivarelli, Bologna, Il Mulino, 2001.
«Mentre ero a leggere nella Biblioteca della Camera, è passato [Pietro] Baldassarre, mi ha riconosciuto, si è fermato a parlarmi. È salandrino, è antifascista.»
(Gaetano Salvemini, Diario 1922-1923, Roma, 1° maggio 1923, p. 355).
«Mentre lavoravo nella Biblioteca della Camera, è venuto [Giacomo] Matteotti. Ci siamo salutati molto cordialmente. Mi ha detto che sperava di rivedermi nel partito. Ho risposto che non c’era speranza: non ho fede nei vecchi uomini, e non ho fede che possano essere messi da parte. Così siamo entrati in discorso.»
(ivi, Roma, 3 maggio 1923, p. 358).