- Fonte:
- Il luogo e la memoria, regia di Vittorio Nevano (2006)
«Ho vissuto ad Enna per qualche anno, tra il 1946 e il 1948. Avevo ventun'anni. Partii a malincuore perché avrei dovuto lasciare per lungo tempo i miei amici, i miei amati libri, il mio mare. Fin dal primo giorno, guardando dalla terrazza del belvedere, capii che quello sconfinato panorama che si presentò ai miei occhi, di paesi vicini e lontani, di laghetti e di boschi, di monti ora azzurri ora bianchi di neve, avrebbe potuto anch'esso trasformarsi in mare, luogo di fantasie e di avventure. Bastava che io l'avessi voluto, e il pensiero mi consolò. [...]
Ma un giorno capitò una specie di miracolo. Mi dovetti recare al Municipio, non ricordo più perché. Nel cortile mi colpì una corrente di gradevolissima aria calda, che fuoriusciva da una porta sopra la quale c'era scritto "Biblioteca comunale". Entrai. Dentro non c'era nessuno, fatta eccezione di un tale, in maniche di camicia, che alimentava grossissime stufe, ora non ricordo più se a legna o a carbone. Si voltò, mi vide e mi domandò:
– Desidera?
– Niente, volevo solo guardare la biblioteca.
– Legge?
– Sì, molto.
– Venga con me.
Mi portò nel suo ufficio, si mise la giacca, si presentò: "Sono l'avvocato [Giuseppe] Fontanazza, il direttore". E cominciò a farmi da guida. Da quel giorno, andai tutti i giorni in biblioteca, un po' per i libri, un po' per il tepore di quelle grosse stufe. Con Fontanazza diventammo amici. Quando seppe che avevo pubblicato delle poesie volle leggerle. E fu allora che mi aprì le porte delle due stanze del tesoro. Contenevano i lasciti, non ancora schedati, di Francesco Lanza e di Nino Savarese, altro scrittore di quelle parti. E io, in quei due anni ennesi, proprio in quelle due stanzette, credo di essermi formato come scrittore.»
(testimonianza tratta dal documentario RAI Il luogo e la memoria. Prodotto nel 2006 e andato in onda su RAI Tre il 18 marzo 2010, il documentario è stato diretto da Vittorio Nevano, con testi e narrazione di Camilleri (che parla dalla sala di lettura della Biblioteca Angelica di Roma). Una versione leggermente differente della testimonianza, meno ricca di particolari, è stata pubblicata nello scritto Enna città dei ricordi)