Locandina "Alla fine della città"
Presentazione
Alla fine della città. Periferie e memoria
Era una periferia infernale: niente acqua corrente e niente luce elettrica, umidità d’inverno e afa d’estate, immondizia persistente e malattie crescenti. Era una periferia esistenziale: piccoli orti, piccoli giardini, piccoli allevamenti per piccoli animali. Ed era una periferia culturale: nella Scuola 725, dal numero della baracca che la ospitava, s’insegnava a vivere, qui i libri erano i quotidiani, le materie erano la pace, la casa, anche il cinema e la musica.
Don Roberto Sardelli, l’Acquedotto Felice, la Scuola 725: “Alla fine della città. Periferie e memoria” è lo spettacolo/reading di Tamara Bartolini e Michele Baronio, produzione Ti con Zero, dedicato alla storia di una comunità in quella straordinaria storica stagione a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta: una lettura condivisa, un percorso comune, un racconto trasversale. Con i pensieri dell’antropologo Stefano Portelli, con le fotografie dell’archivio Marcello Geppetti Media Company, con i disegni degli studenti (di oggi) che hanno partecipato a laboratori tra arte e letteratura, condotti da Fernanda Pessolano, su quella esperienza (di ieri). A conclusione, un reportage a fumetti dell’illustratrice Simona Binni.
Bartolini e Baronio raccontano, collegano, costruiscono: leggendo, recitando, cantando: dalla tradizione popolare a interpretazioni personali.
“Un viaggio di poco più di un’ora – spiega Tamara Bartolini – nelle periferie fuori e dentro di noi. Don Sardelli e i suoi studenti erano pionieri, esploratori, scopritori. La loro scuola era quella della coscienza, quella del pensiero critico, anche quella della mescolanza, del meticciato, dell’integrazione, della solidarietà. Partivano dai bisogni per arrivare ai desideri. E si regalarono una possibilità fino a intravvedere una vita, una nuova vita, un’altra vita. Quello era uno spazio di resistenza umana e un tempo di sopravvivenza spirituale”.
“Alla fine della città. Periferie e memoria” è un appuntamento del progetto “Roma Cantiere della Memoria. Una generazione cresce nei doposcuola autogestiti”. Racconti di borgata negli anni ‘60 e ’70, storie di città di oggi e di ieri, a cura di Fernanda Pessolano/Ti con Zero, Giulia Fiocca e Maria Morhart, proposte attraverso letture, esplorazioni e laboratori, rivolti alle scuole.
Il progetto è in collaborazione con Il Centro per il libro e la lettura e l’Istituzione delle Biblioteche di Roma (nel 2016-2017 sono state coinvolte Casa del Parco ed Elsa Morante), è in programma per il biennio 2016-2018, e fa parte del progetto europeo “Alter Cities” sul tema della memoria dei quartieri in quattro città: Roma, Parigi, Istanbul e Berlino.
Una produzione Ti con Zero/Bartolini-Baronio
Alla fine della città. Periferie e memoria
Spettacolo/reading tra parole e immagine
Festival Attraversamenti Multipli 2017
Largo Spartaco – isola pedonale
venerdì 29 settembre ore 21.30
Di e con Tamara Bartolini/Michele Baronio ospiti: Stefano Portelli (antropologo) e Simona Binni (illustratrice), fotografie Marcello Geppetti Media Company, immagini elaborate dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Largo San Pio V di Roma