Tecnica pittorica
print this pageLa mostra Montagne di luce. L'opera di Marco Davanzo, con settantatre opere proposte nella sede tolmezzina, oltre a documenti inediti e strumenti utilizzati dal pittore, rappresenta una selezione significativa dell’intera opera pittorica non solo dal punto di vista dei temi e dei generi ma anche per la tecnica artistica.
Nei bozzetti sono raffigurati prevalentemente paesaggi naturali e ambienti alpini, cime montane, rocce, boschi, prati, vegetazione e pendii, spesso in alta quota, così che le rare presenze umane si inseriscono nelle scene fugacemente, come di chi in montagna fosse presente per lavorare e non avesse tempo da perdere per posare.
Il contesto urbano è proposto con rare scene che raffigurano i paesi carnici, entro i quali, così come nei paesaggi, talvolta sono inserite figure umane quasi sempre affaccendate o in movimento costante, figure espressive degli attimi durante i quali il pittore è riuscito a coglierle nella loro quotidianità.
Le immagini dei bozzetti sembrano suggerirci che il pittore stesse percorrendo sentieri o strade di montagna e che fosse stato colpito da qualche scorcio o visuale alpestre oppure ispirato da momenti particolari di luce e atmosfera, diurna o notturna, nella percezione di un breve istante da poter fissare con il colore.
Il modo di cogliere quegli attimi, le impressioni suscitate dagli scenari montani, dalla vita alpestre oppure dagli istanti di luce percepita in maniera particolare e intensa, è descritto e fissato con il colore su piccoli supporti, generalmente cartoncini colorati di dimensioni modeste, con pennellate brevi e corpose, oppure con macchie ampie e trasparenti. Il pittore sembra aver utilizzato le molteplici suggestioni visive elaborate nei bozzetti come studi pittorici e spunti da sviluppare nella composizione più complessa dei dipinti di medie dimensioni realizzati nello studio ampezzano in un secondo momento. I dipinti esposti nella mostra tolmezzina di Palazzo Frisacco devono aver raggiunto livelli diversificati di completezza nell'esecuzione. Fra di essi, alcuni sembrano essere stati iniziati e poi tralasciati dall'artista mentre altri appaiono compiutamente riusciti tanto da raffigurare la sua completa visione creativa.