Treviso - Due progetti per il monumento ai caduti
print this page"Per Ignem" e "Fede": il restauro di due disegni
La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, nell'ambito del programmma di valorizzazione delle testimonianze artistiche legate alla prima Guerra Mondiale negli anni 2008-2009, con finanziamento del Ministero per i Beni e le Attivitià Culturali, ha realizzato la progettazione e il restauro di due disegni partecipanti al Concorso per il Monumento ai Caduti della Grande Guerra per la città di Treviso. I restauri sono stati eseguiti da Mara Guglielmi, sotto la direzione di Gabriella Delfini Filippi, e con la collaborazione di Sergio Cruzzolin e Alfeo Michieletto.
Il concorso per il Monumento ai Caduti
L' 1 Giugno 1926 venne pubblicato il bando di concorso sottoscritto dal Generale Augusto Vanzo, presidente del Comitato per il Monumento ai trevigiani caduti in guerra, che illustrava motivazioni e condizioni per la realizzazione di un monumento deidicato alla glorificazione dei trevigiani caduti in guerra per l'indipendenza nazionale. Il sito scelto per la collocazione dell'opera, indicato al secondo punto del bando, corrispondeva all'allora Piazza Bressa, rinominata da quel momento come Piazza della Vittoria.
Trentotto furono i progetti pervenuti entro il 31 Ottobre 1926, di cui se ne conservano solo 14, realizzati con tecniche e materiali diversi, presso il Museo Civico di Treviso.
Come prevedeva il sesto punto del bando, i progetti presentati dovevano essere "contraddistinti da un motto o pseudonimo" a garanzia della segretezza dell'autore nelle fasi concorsuali preliminari.
"Per Ignem": lo stato di conservazione
Il disegno individuato dal motto "Per Ignem" è un bozzetto su carta realizzato con la tecnica dell'acquerello su tracce di matita, montato su telaio ligneo, di cui non è possibile risalire all'artista esecutore.
Si tratta di una veduta prospettica policroma del progetto, entro una sagoma circolare. Sulla parte non dipinta del foglio l'autore ha incollato 4 spicchi di carta molto spessa, originariamente di colore grigio, a cornice del disegno.
Prima del restauro il disegno presentava uno spesso strato di polvere sulla superficie e i 4 spicchi di carta molto spessa, incollati per contornare il disegno, originariamente grigi, apparivano di colore marrone. La superficie presentava inoltre lacerazioni e sfondamenti.
"Per Ignem": l'intervento di restauro
L'intervento di restauro ha comportato una lunga e complessa serie di operazioni, di cui si descrivono le principali fasi:
- Rimozione dell'abbondante strato di sporco dalla superficie
- Distacco a bisturi dell'opera dal telaio di legno
- Ancoraggio provvisorio del verso delle aree lacerate
- Rimozione della parte perimetrale del foglio di supporto
- Foderatura del verso originale con carta giapponese e metilcellulosa
- Sostituzione con nuova carta giapponese della cornice grigia originale
- Risanamento del telaio originale e montaggio dell'opera
- Reintegrazione dal recto delle lacune
"Fede": lo stato di conservazione
Il disegno individuato dal motto "Fede" è stato realizzato con la tecnica del carboncino, con alcune ripassature a matita cera di colore blu. Al di sotto del segno a carboncini non si notano tracce di disegno preparatorio nè di schizzo a matita, a dimostrazione dell'alta qualità artistica del progetto. Il disegno, che a differenza di "Per Ignem" riproduce solo il monumento, è stato conservato insieme alla planimetria della zona urbana interessata dal posizionamento del monumento.
La tecnica grafica "polverosa" impiegata non ha favorito nel tempo una buona conservazione del disegno, le cui condizioni furono ulteriormente peggiorate dal fatto di essere stato conservato arrotolato, assumendo così deformazioni, strappi e lacerazioni lungo il perimetro esterno. Risultavano mancanti gli angoli inferiore e superiore destro, quest'ultimo, però, fortunatamente conservato all'interno del disegno arrotolato.
"Fede": l'intervento di restauro
L'intervento di restauro è consistito prioritariamente in:
- Parziale pulitura della superficie originale con rimozione dello strato di polvere,
- Saldatura dal verso delle lacerazioni con carta giapponese e metilcellulosa
- Reintegro della lacuna in basso a destra
- Chiusura delle piccole abrasioni superficiali