Raffaello Sanzio, Santa Caterina d'Alessandria (a tergo Specchiatura marmorizzata e scritta)
print this pageDATA: 1500-1503
TECNICA: Tavola
DIMENSIONI: cm 39x15
PROVENIENZA: Collezione del conte Alessandro Contini Bonacossi (pubblicata da Roberto Longhi insieme ad un’altra tavoletta di uguali dimensioni raffigurante la santa Maria Maddalena). L’opera fu venduta a New York nel 1955 ed entrò nel mercato antiquario: la tavoletta in esame fu acquistata dall’antiquario Spencer di New York, che la vendette successivamente al dittatore filippino Marcos. Alla sua morte la collezione fu messa all’asta dalla moglie Imelda e l’opera di Raffaello fu acquistata dallo Stato italiano nel 1990. Nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche dal 1991.
INVENTARIO: INV. 1990 D 73
DESCRIZIONE: La tavoletta, da riferire all’attività giovanile del Sanzio, mostra analogie stilistiche con lo "Sposalizio della Vergine" di Città di Castello (1504; oggi conservato alla Pinacoteca di Brera - Milano) nelle figure femminili e con la "Crocifissione Mond", eseguita anch’essa per Città di Castello (1502-1503; oggi conservata alla National Gallery - Londra), nel modo di panneggiare. Sono evidenti anche rimandi alle figure femminili della predella di Perugino della chiesa di Santa Maria Nuova a Fano (1498). La tavoletta in esame e il suo perduto pendant raffigurante la santa Maria Maddalena, di cui si conserva il cartone preparatorio, costituivano probabilmente gli scomparti laterali di un piccolo altarolo portatile a trittico, destinato alla devozione privata. Si può supporre che al centro doveva esservi raffigurata la Vergine col Bambino, oppure la Sacra Famiglia. La specchiatura a finto marmo sul retro indica che le tavolette erano due ante a sportello, che chiudevano lo scomparto centrale. Nel recto è raffigurata santa Caterina d’Alessandria, di rara e poetica bellezza, in posa elegantemente sinuosa, in piedi sulla ruota dentata, simbolo del suo martirio; la santa, di profilo, rivolge il suo sguardo verso la palma che tiene nella mano destra. La decorazione del fondo presenta un motivo quadrilobato disegnato con una filettatura in oro. La posizione della ruota dentata, posta in terra quasi a formare un piedistallo per la figura della santa, con il significato simbolico di trionfo della principessa martire, costituisce una grande novità inventiva. Nel verso è dipinto, entro la specchiatura marmorizzata, un tondo in azzurro con eleganti lettere capitali in oro che formano la scritta dedicatoria "BENEDI/CAT VIRG/O MARIA". Il rapporto dell’opera con l’ambiente urbinate è sottolineato dai colori azzurro e oro, tipici della casata ducale e dalla raffigurazione delle sante Caterina e Maria Maddalena, le più venerate nella città feltresca.