Dibattito parlamentare

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ROMA - Il 20 maggio alle ore 14 inizia la seduta alla Camera dei Deputati, presieduta dall'on. Giuseppe Marcora. 

Nell'ordine si susseguono gli interventi di:

Antonio Salandra, presidente del Consiglio, che presenta un disegno di legge per il conferimento al Governo del Re di poteri straordinari in caso di guerra.

Sidney Sonnino, ministro degli affari esteri, che presenta i documenti diplomatici sui rapporti fra l'Italia e l'Austria-Ungheria dal 9 dicembre 1914 al 4 maggio 1915.

Paolo Boselli, presidente della Commissione, e relatore, Salvatore Barzilai. Filippo Turati, il cui discorso viene in seguito censurato. Napoleone  Colajanni, che rinuncia al suo intervento. Ettore Ciccotti.

Il 21 maggio, alle 15,30, sotto la presidenza dell'on. Giuseppe Manfredi, il ministro Salandra presenta il disegno di legge al Senato del Regno.

Nell'ordine si susseguono gli interventi di: Prospero Colonna, sindaco di Roma, Giovanni Cadolini, Francesco Mazza e dell'ammiraglio Felice Napoleone Canevaro.

L’esito del voto alla Camera fu il seguente:

Presenti …………………...... 482

Votanti ……………………….. 481

Maggioranza………………... 241

Voti favorevoli……………... 407

Voti contrari………………….   74

Astenuto……………………...    1

(Vivissimi e prolungati applausi. Grida di Viva l’Italia!)

                                             *   *  *  *

In quei giorni di maggio del 1915, parve che un pugno di interventisti imponesse la propria volontà al Parlamento e al Paese che erano in maggioranza contrari alla guerra. In realtà più che i discorsi di Gabriele D’Annunzio, pesò sulle decisioni di Roma la nostra dipendenza economica dall’Inghilterra.