- TIPOLOGIA
- Artista
- STORIA ASSOCIATA
- Roma - Parole e immagini: muri o ponti?
BIOGRAFIA
Disegnatore, incisore e pittore, fu internato giovanissimo, nel 1943, in un campo di lavoro nazista per aver tentato di organizzare un nucleo partigiano a La Spezia.
Nel dopoguerra, dopo essere stato per qualche anno il vignettista satirico dell’Unità, si stabilisce a Roma dove incontrerà Mario Mafai, Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Pier Paolo Pasolini, Alberto Burri.
Nel 1965 vince il premio Suzzarra e partecipa alla Quadriennale di Roma.
La sua arte, fortemente influenzata dalla Scuola Romana, e per il suo carattere analitico dall’arte fiamminga del Cinquecento, ha come oggetto, oltre ai temi legati alla denuncia delle atrocità della seconda Guerra Mondiale ed alla Shoah, anche la città e la sua periferia. Disegni e fogli in bianco e nero con limitati elementi cromatici costituiscono originali assemblaggi ispirati alle esperienze delle avanguardie storiche. Negli anni Ottanta il colore si impadronisce delle sue tele e una natura misteriosa e segreta anima la sua ricerca.
Segnato dalle drammatiche vicende belliche, dal 1966 lavora ininterrottamente alla mostra “L’arte della guerra” che viene organizzata in spazi pubblici di molte città italiane. Tra le tante mostre si ricordano le personali a Villa Pignatelli a Napoli (1975), al palazzo dei Diamanti di Ferrara (1976), alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (1993), al Museo Laboratorio dell’Università romana “La Sapienza” (1998), alla Quadriennale di Roma del 1965 e del 1986, la partecipazione al padiglione Italia, sezione Lazio, della 54ma Biennale di Venezia, a palazzo Venezia a Roma.