Antiporta (54.a.89)
print this pageL’antiporta (mm 134 x 70) raffigura, in un paesaggio montano, tre Muse accompagnate dalla Morte, rappresentata come scheletro ammantato che regge la minacciosa falce, sopra la quale compare un cartiglio svolazzante con il motto “nec enim moriemur inulti” ("non morremo invendicati"), tratto dal libro IX delle Metamorfosi di Ovidio (versi 132-133).
È Vidali a rendere più comprensibile il messaggio dell’antiporta scrivendo che la “MUSA CAPRICCIOSA” [...] “si serve della falce di Morte, per affilar le tempre alla sua penna; ma nello stesso tempo SERIA fà conoscere la Morte stromento dell’Immortalità, e la Gloria all’ora veramente immortale, che toglie l’armi di mano alla Morte, e vendica con esse gli oltraggi dalla Mortalità...”.