Genzano, 1833. Teatro: permesso per il capocomico Michele Torelli

Archivio di Stato di Roma, Direzione Generale di Polizia, Protocollo ordinario, Titolo 7, Spettacoli e feste, b. 2305, prpt. n° 3715.

estremi cronologici
7 maggio 1833
descrizione fisica
1 fascicolo di 8 carte

Carteggio relativo al permesso per agire nel Teatro richiesto da Michele Torelli capo di comica società “composta da tutti attori romani veramente, ed essendo tutti quelli scritturati per il teatro Pallacorda di Roma”.

1. Richiesta di Michele Torelli al cardinale Gamberini, segretario di Stato di un nuovo permesso agire nel Teatro di Genzano, perché “… riportato da sua Eminenza Reverendissima il Card(inale) Falsacappa l’opportuno permesso onde agire nella corrente stagione di primavera nel teatro di Genzano”, non gli fu poi concesso di agire senza comunicargli il motivo: "ed in tal caso dovettero trovarsi una piazza nelle vicinanze di Roma non avendo alcun mezzo onde poter viaggiare”. Egli ha fatto dunque domandare dall’autorità di Genzano il permesso necessario dalla Segreteria di Stato, che però gli è stato negato, “senza conoscerne il motivo, e con sommo dispiacere”. Rescritto: “dalla Segreteria per gli affari di Stato interni il 7 maggio a mons(ignor) gov(ernatore) di Roma dir(ettore )gen(erale) di polizia per informazioni e parere.

2. Concessione di permesso viene rilasciato a patto che “sia preceduta dall’’assenso della Curia ecclesiastica cui incombe in linea morale il buon andamento dello spettacolo appartenendo a lui interessarsene in linea politica e per la conservazione del buon ordine e della pubblica tranquillità”.

 

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