- estremi cronologici
- [1858-1859]
- descrizione fisica
- Dipinto, olio su tela (cm. 134 x 98)
Ritratto del conte Cesare Cerroni, olio su tela (cm. 134 x 98), attualmente conservato nei depositi del Museo archeologico comunale di Sezze, di autore ignoto, ma di buona fattura. Luigi Zaccheo e Fausto Orsini nel 1984 lo descrivono nell'attuale Palazzo comunale, Palazzo De Magistris. Il dipinto raffigura il giovane conte Cesare Cerroni nel suo palazzo setino, seduto accanto a una consolle, sulla quale troneggia un elaborato doppio calamaio con penna d'oca; in mano tiene un volume di "Opere teatrali": evidenti allusioni alla sua attività di librettista d'opera e drammaturgo teatrale. Diversamente da quanto affermano Zaccheo e Orsini, il palazzo che si vede dalla loggia alle spalle del conte, non sembra essere il palazzo di sua proprietà, bensì l'antico palazzo comunale di Sezze - attuale sede del Museo archeologico - trasferito nel Palazzo De Magistris solo alla fine dell'Ottocento. Palazzo Cerroni, in base a tradizioni orali che il dipinto sembra confermare, era invece il grande edificio proprio dirimpetto al Museo archeologico-ex Palazzo comunale, noto come Palazzo Quadrasso. La vista alle spalle del conte, fatte salve alcune semplificazioni o nobilitazioni, corrisponderebbe pertanto al reale affaccio delle finestre di facciata del suo palazzo in Sezze sull'allora Palazzo del Comune.
In seguito a restauro non risultano apparentemente più visibili sul dipinto i fori causati dagli spari di un soldato repubblichino nel corso della II Guerra mondiale per puro gusto vandalico. Medesima sorte subirono altri dipinti conservati allora nel Palazzo del Comune e il vetro dell'orologio pubblico.
bibliografia
L. Zaccheo - Fausto Orsini, I due Palazzi comunali di Sezze, in Lunario Romano 1985, pp. 645-659.