Biblioteca palatina di Parma

Strada alla Pilotta,3 - 43100 Parma

Parma, Biblioteca Palatina
Parma, Biblioteca Palatina

informazioni

La Biblioteca Palatina (già Reale Biblioteca Parmense, Biblioteca Nazionale, Bibliothèque Imperiale, Bibliothèque de la Ville de Parme, Biblioteca Ducale, Biblioteca Nazionale) nasce il primo agosto 1761, allorché don Filippo di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla, nomina il torinese teatino Paolo Maria Paciaudi "Antiquario e Bibliotecario" con un decreto, con cui rende manifesta la volontà politica di dotare il suo ducato di una biblioteca a beneficio e utilità pubblica, perseguendo un ambizioso e illuminato progetto culturale, promosso dal suo colto primo ministro Guillaume Du Tillot. La Biblioteca parmense, che gode del diritto di stampa dal 1768, veniva inaugurata ufficialmente nel maggio del 1769 alla presenza di Giuseppe II, imperatore d'Austria, cognato di don Ferdinando di Borbone, succeduto nel ducato nel 1765 al padre Filippo .

Il patrimonio librario della Biblioteca Palatina consta attualmente di circa 800.000 volumi, di cui 6.600 manoscritti (molti dei quali riccamente miniati), 3.000 incunaboli, 15.000 cinquecentine, 75.000 lettere, 50.000 stampe che documentano l'arte incisoria dal XV al XIX secolo. E' in corso la digitalizzazione di ampie sezioni delle collezioni possedute al fine di promuovere la conoscenza e la conservazione.

Il Fondo parmense costituisce indubbiamente l'insieme più cospicuo di raccolte della Biblioteca, essendo la memoria storica dell'incremento del patrimonio bibliografico, manoscritto e a stampa, nonché documentario e artistico della Biblioteca fin dalla sua istituzione. Tra i fondi acquisiti in tempi più recenti, si segnala il Fondo Ferrarini lascito di Mario Ferrarini musicologo e studioso di letteratura drammatica.


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